Sant’ Apollonio

Sant’ Apollonio Vetere

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Situata sul dosso che sovrasta l’ abitato di Pezzaze, in posizione strategica si trova l’ antica parrocchiale dedicata a Sant’ Apollonio Vetere. La Parrocchiale, edificata sulle rovine di un delùbro pagano, progettata nel 1480 è stata terminata nel 1517. Oggi rimane ben poco dell’ attica costruzione; la struttura giunta ai nostri giorni infatti non è altro che l’ abside ed il presbiterio. L’ antica costruzione era lunga ben 54 metri e larga più di 20, da come si legge nelle antiche cronache di Pezzaze: “37 passi di lungo e 14 di largo” (un passo romano corrisponde ad 1,48 mt, ndr). Della struttura originale si conservano anche due cappelle alterali, inizio delle navate oramai perse, le sagrestie ed il campanile edificato nel 1533. Per lunghi anni Parrocchiale di Pezzaze vide come ultimo parroco don Bartolomeo Facchini, ultimo sacerdote a venir qui sepolto il 1 maggio 1748 dopo oltre un anno di infermità, con enorme cordoglio della popolazione.

Nel 1958 in seguito a dei lavori di consolidamento e manutenzione, nascosti sotto strati di calce spenta settecenteschi si sono individuati dei pregiati affreschi definiti “brani assai importanti del rinascimento bresciano”. Nel 2001 iniziano i lavori di restauro e conservazione durati quasi 10 anni. Finanziati dalla Provincia di Brescia in un progetto che riguarda anche San Rocco di Collio e San Lorenzo di Magno di Bovegno. Affidati alle mani esperte dello studio Volta di Brescia e della restauratrice Emanuela Montagnoli Vertua hanno culminato nel restituire alla Comunità di Pezzaze un piccolo capolavoro di Arte e di Storia. Nascosti sotto strati di calce e meno importanti affreschi sono tornati alla luce importanti e pregiati cicli di affreschi cinquecenteschi coperti a tratti da stucchi settecenteschi di pregevole fattura.

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Il ciclo pittorico è composto da una grande crocifissione che occupa tutta la fascia centrale dell’abside e che ora è limitata dalla soasa settecentesca alla sola scena centrale con il Cristo in croce tra la Madonna e S.Giovanni, con la Maddalena piangente ai piedi di Gesù e S. Apollonio vescovo accanto all’Addolorata. Nel registro inferiore, entro nicchie con arco a pieno centro, corrono le immagini degli apostoli a figura intera e disposti frontalmente, deturpati da ripinture grossolane. Nei due campi centrali, sotto la Crocifissione, si riconoscono S. Pietro e S. Bartolomeo. Negli spicchi della copertura pentagonale dell’abside sono disposti gli evangelisti tra angeli in volo, mentre sulla crociera della cappella di sinistra si accompagnano gruppi di angeli musicanti. Negli spicchi delle pareti laterali del presbiterio sono poste le immagini dei profeti, mentre sulle pareti si vedono episodi della leggenda di S. Apollonio vescovo di Brescia e dei santi Faustino e Giovita.
Il ciclo di affreschi (La predica di S. Apollonio e La messa di S. Apollonio) alludendo alle gesta dei numi tutelari della città, si colloca nella temperie spirituale immediatamente successiva al “Sacco” di Brescia del 1512, al quale rimandano anche le frequenti citazioni di armati e cavalieri, con le pittoresche e scenografiche vesti rinascimentali. Le immagini possono essere ricollegate ai cicli di Paolo da Caylina il Giovane eseguiti per la cappella di S. Barnaba nel monastero di S. Pietro in Castello (Retta dai padri carmelitani, di cui fece parte padre Natale di Gesù, al secolo Giuseppe Fada Piardi). Questi affreschi costituiscono anche testimonianze preziose per la storia del costume e per la storia degli strumenti musicali, in quanto gli angeli musicanti stringono moltri strumenti tra cui una viola di dimensioni molto ridotte.

Il 5 dicembre 2012 si è svolta l’ inaugurazione della restaurata Chiesa di Sant’ Apollonio Vetere. Al taglio del nastro erano presenti, oltre al parroco don Giancarlo Pasotti, don Damiani Raza il vicario zonale don Marino Cotali, il sindaco di Pezzaze Sergio Richiedei e diversi assessori della Comunità Montana e della Provincia di Brescia. Attualmente vi vengono celebrate 2 messe all’ anno: una in occasione della festa del patrono Sant’ Apollonio, ed una per i morti sepolti nell’ adiacente cimitero ed in ricordo dei sacerdoti lì defunti.

Il progetto che inizialmente comprendeva anche il ripristino dell’ antico sagrato, sede della “Fiera di Sant’ Apollonio” e del piccolo cimitero a lato per ora si è fermato alle pertinenze della chiesa, in attesa di tempi migliori

GALLERIA IMMAGINI INAUGURAZIONE