Pezzoro

La Devozione a Pezzoro

Il Culto all’ Arcangelo Michele è molto antico. La prima particolare forma di venerazione fu voluta nel 313 dall’ Imperatore Costantino. In Europa si diffuse attorno al V secolo, anche in seguito della sua apparizone sul Gargano. Nelle nostre valli il colto al Principe delle milizie celesti si è diffuso grazie ai Longobardi, che avevano affidato al Santo la custodia e protezione del regno, in particolar modo, nelle zone montane da frane e valanghe.

San Michele si caratterizza non solo come il praepositus paradisi, ma anche come l’arcangelo cui Dio, nella sua paterna premura per gli uomini, affida le anime dei giusti perché le protegga dai demoni lungo il tragitto che conduce al Cielo. Per questo S. Michele è rappresentato con la bilancia e la spada fiammeggiante, l’arma del combattimento all’inizio e alla fine dei tempi, affinché prevalga già ora su questa terra e trionfi contro gli orgogliosi, bugiardi spiriti che, scaraventati negli abissi infernali e definitivamente sconfitti dal Cristo Risorto, s’aggirano sempre più furiosi nel mondo per far perdere le anime.

Il nome dell’ Arcangelo Michele, che significa “chi è come Dio ?”, è citato cinque volte nella Sacra Scrittura; tre volte nel libro di Daniele, una volta nel libro di Giuda e nell’Apocalisse di S. Giovanni Evangelista e in tutte le cinque volte egli è considerato “capo supremo dell’esercito celeste”, cioè degli angeli in guerra contro il male, che nell’Apocalisse è rappresentato da un dragone con i suoi angeli; esso sconfitto nella lotta, fu scacciato dai cieli e precipitato sulla terra.

 

Preghiera a San Michelesmichele

San  Michele Arcangelo,
difendici nella battaglia;
contro le malvagità
e le insidie del diavolo,
sii nostro aiuto.

Ti preghiamo supplici:

che il Signore lo comandi!
E tu, principe delle milizie celesti,
con la potenza che ti viene da Dio,
ricaccia nell’inferno Satana
e gli altri spiriti maligni,
che si aggirano per il mondo
a perdizione della anime.
Amen.